Tecnologia. Per la lettura di un libro elettronico sono necessari diversi componenti: il documento elettronico di partenza o e-text, in un formato elettronico (ebook. Per scaricare la rivista desiderata basta cliccarci sopra! Novità: 100.Idee.per.Ristrutturare.N43.MaggioGiugno.2017.By.PdS.pdf 100x100.Fitness.Mag.Aprile. ![]() Come fare una fattura elettronica? Guida passo passo. Commercialista: “No, non ne facciamo di queste cose!”Io: “Ma è una fattura, non un ménage à trois!”Commercialista: “No, no, costa troppo.”Io: “Ah”Commercialista: “Ora, a proposito del ménage à trois di cui parlava…”Comincio da qui la mia lunga, triste ma vittoriosa epopea per capire come funzionasse la famigerata fattura elettronica e, soprattutto, come farmi pagare da alcune scuole con cui avevo collaborato. Eppure era così bello, prima…Svolgevi il tuo compito, emettevi fattura o ricevuta a aspettavi, aspettavi, aspettavi…Prima o poi ti pagavano. C’era una certa poesia a guardare le settimane passare e un che di sognante ed emozionante ogni volta che controllavi il conto corrente, per trovare la stessa cifra di dieci minuti prima, sospettando così che il bonifico non era ancora stato accreditato. O direttamente effettuato. Un libro è un insieme di fogli, stampati oppure manoscritti, delle stesse dimensioni, rilegati insieme in un certo ordine e racchiusi da una copertina. Ciao Claudia, su Fattura Per Tutti puoi visualizzare e stampare il file XML (la fattura elettronica) anche con la versione gratuita, inoltre la puoi esportare in PDF. Poi è arrivata LEI. Segretario della scuola: “Da quest’anno possiamo accettare solo fatture elettroniche”Io (innocente quanto un bebé) “Nel senso che ve la mando via email? No problemo, Señor”Segretario (grattandosi la testa e con uno strano ghigno in volto): “No. E’ che…uff, è complicato da spiegare, pure noi ci mettiamo venti minuti a scaricarne una, quindi…”Vabbè, su, sarà colpa dei PC vetusti delle scuole (mi pare di aver visto un 3. No, non è un prefisso della Wind…sto parlando con te, quindicenne social- media- mega- expert- e- pure- euronics che stai leggendo!), mi son detto. Solo dopo ho scoperto come fosse così. Fonte: ditechonline. Ho cercato su internet una guida passo passo a prova di drunken dummy (le guide “for dummies” sono già troppo avanti per me quando si parla di fisco e affini) ma non l’ho trovata, quindi mi son detto: perché non crearne una e scriverla in modo efficace ma, uhm, alternativo? Ecco dunque la mia storia, scritta con il triplice scopo dievitare frequenti casi di cirrosi epatica a chi – coraggioso libero professionista – dovrà imparare a usare le fatture elettroniche e non sa dove sbattere la testa (tranquillo, troverai tanti ma tanti di quegli spigoli da avere l’imbarazzo della scelta). BBa”) fino a come fare per inviarle (no, non è affatto facile)sfogarmi, in una sorta di auto psicoterapia, dopo tutto quello che LEI mi ha fatto passare. Una sola promessa, che fa molto alcolisti anonimi: ce l’ho fatta IO, quindi puoi farlo anche TU. Una fattura? In realtà è più una macumba voodoo. Quando il Governo annunciò che dal 3. Pubblica Amministrazione avrebbe fatto risparmiare millemila milioni di euro, non spiegò quale fosse il risparmio. Fonte: Digital. 36. I fogli di carta? I raccoglitori impolverati? Non credo. Ora lo so: far desistere chi deve essere pagato da una scuola o un Comune a fare la fattura, rinunciando così al proprio compenso. ![]() ![]() Geniale! Comunque sia, parlavo di macumba, più che di fattura. Chi di voi conosce la storia del leggendario Monkey Island 2 ricorderà come, per un rito voodoo, servano quattro cose: qualcosa del tessuto, qualcosa della testa, qualcosa del morto e qualcosa del corpo. Per la fattura elettronica è lo stesso. Servono infatti degli strumenti indispensabili, vale a dire: Una casella PECUn kit per la firma digitale. Un programma per la creazione del file XML (la fattura in formato incomprensibile all’occhio umano, insomma)Due o tre scatole di Maalox e tanto, tanto caffè. Vediamo come ottenere il tutto, cercando di pagare il meno possibile (pia illusione). Una casella PEC (Posta Elettronica Certificata)Cos’è? Si tratta dell’equivalente di una raccomandata in forma di email. Costa solo 6,1. 0 euro (IVA inclusa) l’anno. Si può fare. Se non l’avete già (ricordo che quella fornita gratuitamente qualche anno fa dal Governo NON va bene, visto il servizio sta per essere smantellato)Come si ottiene?– Andate su www. Scegliete il pacchetto da 5 euro (gli altri non credo convengano per chi non pensa di usarla pure per fare gli auguri di Natale), aggiungetelo al carrello, pagate e aspettate la conferma via email. Seguendo le istruzioni, dovrete poi fare l’accesso all’url che vi verrà indicato, fare l’upload della scansione di un vostro documento e…voilà, ecco pronta la PEC! Fatto?! Già fatto?! Calmi, quella era la PIC…Purtroppo il seguito non sarà indolore)Il kit per la firma digitale. Cos’è?…è…come dire…una firma, però digitale. In termini ancora meno tecnici, si tratta di una pendrive con al suo interno una scheda SIM, identica a quella di un cellulare, chiamata però Carta Nazionale dei Servizi (da ora in avanti CNS). La pendrive è un semplice lettore che sfrutta dei certificati col vostro bel nome contenuti nella SIM per “firmare” un documento. In questo modo verrà certificato che, si, siete voi i responsabili legali, civili, penali e corporali di eventuali truffe, errori o omissioni all’interno della fattura. Come si utilizza la firma digitale lo vedremo tra un po’, intanto vediamo come ottenerla. Come si ottiene? Anche questa può essere fornita da più agenzie. Io mi sono affidato ad Aruba, ma più perché non mi andava di cercare. Aruba offre diversi pacchetti, cercando in tutti i modi di convincerti a prendere la loro pendrive brandizzata autoinstallante e supercoola 6. IVA) e 1. 0 euro (+ IVA) di spedizione. Ammetto di non averla presa solo per un uso sconclusionato di mille “!!!!” nella loro pagina promozionale, tipo sito di phishing. Questo, più il fatto che costasse un occhio della testa. Ho così preso il cosiddetto token (una pendrive triste e nera, insomma) + SIM card con la CNS (avete già dimenticato che sta per Carta Nazionale dei Servizi, eh?) per un totale di 6. IVA e spedizione inclusa. Tanto. Troppo. Ma vale 3 anni, quindi piango con un occhio. Cosa cambia dal modello supercool? Non si autoinstalla (noooo) e devi scaricare i driver (noooo!) dal sito di Aruba. Però costa una ventina di euro meno, quindi avrei accettato anche di andarla a ritirare io a nuoto. La procedura per ottenere la CNS è pari a quella per ottenere un mutuo: intanto paghi il tutto e ovviamente ti aspetti che spediscano subito la pendrive. Come no. Intanto devi scegliere tra: fartela recapitare a casa (yeah!) ma poi doverti recare in Questura o affini per farti identificare (decisamente meno yeah)farla recapitare presso un centro Mail Boxes, andarla tu a ritirare (poco yeah), pagare altri 1. Io ho scelto questa seconda opzione. D’accordo, ma ora la spediranno subito! Come no. Passano in media sette giorni lavorativi prima della spedizione, quindi si tratta di un’operazione da fare senza avere l’urgenza di emettere fatture, altrimenti il tempo volerà quasi quanto quando guardate l’acqua della pasta nella speranza possa bollire prima (come me, per la cronaca). Vi verrà notificata la spedizione e il centro Mail Boxes chiamerà all’arrivo del mega- pacco- gigante. Del resto, la spedizione è costata 1. No, è una busta. Peraltro pure aperta. Al suo interno si trova: il “Modulo di richiesta dispositivo di firma digitale” (da firmare in duplice copia, una delle quali resta a voi e va conservata)il token (o, se vi siete lasciati tentare, la pendrive supercool)la scheda SIM della CNSla busta (questa deve essere chiusa) con i codici PIN e PUKOooh! Finalmente ho la firma digitale! Sotto con la fattura! No. Non è ancora finita. Le ultime formalità prima di utilizzare la firma digitale. Basta seguire le istruzioni contenute nell’email di avvenuta spedizione, una volta ricevuta la busta bisogna (cito)Accedere alla pagina https: //www. Kit. Firma. Digitale/attivazione. Inserire i dati richiesti. Attendere la ricezione del messaggio di testo contenente il codice di attivazione personale per l’attivazione del certificato. Inserire il codice di attivazione personale nella pagina di attivazione. Ci siamo quasi! Prima di poterla usare, soprattutto se avete scelto il token, dovete scaricare e installare tre software gratuiti. Il driver per leggere la scheda SIM. Facile no? No, visto che dovete prima capire quale sia il driver tra tre disponibili: L’unica cosa certa è che la Compagnia dell’Anello sarà finalmente riunita. Per rivelare l’arcano, dovete vedere che forma abbia la scheda SIM tra queste: Fonte: Aruba. Incard: scarica il driver dal sito Aruba. Oberthur: scarica il driver dal sito Aruba. Athena: scarica il driver dal sito Aruba. Aruba)(N. B. Se i link suddetti non dovessero funzionare e/o cercate le versioni per Linux e Mac, nel sito di Aruba in questa pagina dove poter trovare tutto il materiale più aggiornato)2) Aruba Sign: è quello che serve a leggere la scheda SIM e firmare il documento. Lo trovate qui http: //www.
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November 2017
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